DPCM 26 Aprile e fase 2: continua l'impegno di Confesercenti

DPCM 26 Aprile e fase 2: continua l'impegno di Confesercenti

Il DPCM del 26 Aprile individua le misure per il contenimento del Corona-Virus in vigore a livello nazionale tra il 4 e il 17 Maggio prossimi, anche con riferimento ai limiti imposti all’operatività delle attività economiche.

Rispetto alle aspettative, sono però poche le novità: ripartenza per la generalità del settore del commercio all’ingrosso e della manifattura, così come per agenzie immobiliari, agenti e rappresentanti di commercio; per ristoranti, bar e attività assimilate ci sarà invece la possibilità di effettuare la vendita per asporto, fermo restando il divieto di somministrazione o consumo sul posto.

Annunciando l'approvazione del provvedimento, il Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte – ha annunciato alcune date per cui il Governo prevede un più ampio riavvio delle attività economiche, in particolare indicando il prossimo 18 Maggio per la riapertura generalizzata delle attività di commercio al dettaglio, nonché l’1 Giugno per la riapertura ordinaria di ristoranti, bar e altre attività di somministrazione, così come per parrucchieri, centri estetici e altre attività di servizio alla persona.

Passi troppo modesti per la Presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, che rivolgendosi al Presidente del Consiglio ha chiesto di recuperare il confronto preventivo mancato sul testo del DPCM, richiamando altresì la delusione e la preoccupazione degli imprenditori, che col prolungarsi delle chiusure forzate non possono che rivedere ulteriormente al ribasso le loro prospettive, tanto più in considerazione dell’insufficienza dei provvedimenti di sostegno finora varati.

«Serve un cambio di passo anche in Lombardia» commenta Gianni Rebecchi, Presidente della Confesercenti regionale lombarda, a margine degli Stati Generali del Patto per lo sviluppo convocati oggi dal Presidente della Regione, Attilio Fontana. «Confidiamo che il miglioramento della situazione epidemiologica comporti il venir meno di misure più restrittive per l’operatività delle imprese lombarde, ma per consentire un’effettiva ripartenza occorrono quanto prima risorse a fondo perduto per sostenere i disastrosi bilanci delle attività nei settori più colpiti – come commercio e turismo – perché la soluzione non può essere soltanto quella di farle indebitare sempre di più». «Chiediamo infine un più puntuale confronto su ordinanze, misure di sostegno alle imprese e tagli alla burocrazia: dobbiamo superare le polemiche politiche ed entrare nel merito delle decisioni che influiranno sulla sopravvivenza delle nostre imprese».

Per Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano «anche gli imprenditori del nostro territorio si aspettavano di poter riprendere in modo più generalizzato a partire dal 4 Maggio: se grossisti, agenti di commercio e immobiliari possono tirare un piccolo sospiro di sollievo, è chiara la delusione non solo dei commercianti, ma soprattutto di baristi, ristoratori e parrucchieri, che in base agli annunci di ieri dovrebbero attendere ancora più a lungo». «A livello locale ci siamo rivolti non solo ai Sindaci, ma anche alla Città Metropolitana, alla Provincia di Monza e alla prefettura, oltre che alla stampa e agli altri organi d’informazione». «In tutti questi contesti siamo intervenuti richiamando i bisogni generali delle imprese – riaperture e misure di sostegno – declinandoli anche in ragione delle più specifiche esigenze di ogni categoria: dagli ambulanti agli autonoleggiatori con conducente, dai negozianti agli artisti di strada, dagli edicolanti agli operatori dello spettacolo viaggiante».

«La nostra struttura è fortemente impegnata per supportare l’intensa attività politica di ogni nostra Associazione» aggiunge Claudio Cremonesi, Direttore di Confesercenti Milano. «Altrettanto impegno viene quotidianamente profuso dal nostro sportello SOS imprese Corona-Virus per venire incontro ai bisogno delle singole imprese, che si rivolgono quotidianamente a noi per avere informazioni specifiche non solo su tempi e modalità delle riaperture, ma anche sulle misure per il sostegno alla loro liquidità, così come per entrare in contatto con fornitori di dispositivi di protezione individuale che saranno indispensabili per poter ripartire in sicurezza».

 

ANALISI DELLE NOVITA' CONTENUTE NEL DPCM DEL 26 APRILE

SPOSTAMENTI PERSONALI

Restano consentiti i soli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, e motivi di salute, ma la portata di queste casistiche viene estesa, espressamente prevedendo quali “necessari” gli spostamenti per incontrare i congiunti, nonché la possibilità di fare sport e visitare parchi e giardini pubblici, pur sempre garantendo le dovute misure di sicurezza personale (divieto di assembramenti, distanziamento di 1 metro e di 2 per chi fa sport, mascherine, ecc.). Gli spostamenti in regioni diverse da quelle in cui taluno si trovi restano consentite, ma solo per comprovate esigenze lavorative “di assoluta urgenza” ovvero per motivi di salute, essendo in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione  o residenza.

Resta l'obbligo di autocertificazione per gli allontanamenti dal proprio domicilio.

 

ATTIVITA' ECONOMICHE

- Agenti e rappresentanti di commercio: dal 4 Maggio ripresa delle attività.

- Agenzie immobiliari: dal 4 Maggio ripresa delle attività.

- Commercio all'ingrosso: dal 4 Maggio ripresa di tutte le attività.

- Attività manifatturiere: dal 4 Maggio ripresa di tutte le attività.

-  Servizi di ristorazione e assimilati (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie): viene riconosciuta la possibilità di effettuare la vendita per asporto, oltre che la consegna a domicilio: resta tuttavia il divieto di somministrazione presso il locale o nelle immediate vicinanze, essendo vietati gli assembramenti in area pubblica o privata, essendo necessario, come negli esercizi del commercio al dettaglio aperto al pubblico, garantire rispetto delle distanze interpersonali, ingresso dilazionato della clientela, cui è fatto divieto di intrattenersi nel locale per quanto non necessario rispetto all’acquisto.

- Le imprese che ripartiranno dal 4 Maggio possono effettuare le attività propedeutiche alla riapertura senza l'esigenza di effettuare preventive comunicazioni al Prefetto per i necessari sopraluoghi sui luoghi di lavoro.

 

Per conoscere le limitazioni in vigore per le attività economiche fino al 3 Maggio, clicca qui.

DPCM 26 aprile, scarica il testo ufficiale qui

Sportello SOS imprese Corona-virus di Confesercenti Milano:per approfondire clicca qui.


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