Botteghe Storiche, scontro Milano-Lombardia: Confesercenti difende la legge regionale

Botteghe Storiche, scontro Milano-Lombardia: Confesercenti difende la legge regionale

«Chi tiene alle botteghe storiche, sta con le botteghe storiche». Non usa mezzi termini Francesca Barbareschi, Presidente della sezione milanese di Botteghe Storiche di Lombardia – Confesercenti, mentre commenta l’annunciata impugnazione della Legge regionale per la tutela delle attività storiche e di tradizione da parte del Comune di Milano.

La controversia sulla riassegnazione degli spazi demaniali della Galleria Vittorio Emanuele II – simbolo della capitale lombarda che i grandi marchi sono pronti a contendersi con offerte milionarie per conquistare spazi attualmente occupati dalle sedi di alcune storiche attività – riaccende il più ampio dibattito sulla tutela delle vetrine di tradizione, sempre più spesso costrette ad abbandonare gli storici locali per far posto a inquilini più danarosi, con buona pace dei cittadini più nostalgici.

«Se l’Assessore Tasca, le sua collega Tajani o Guaineri, o quantomeno il Sindaco Sala ritengono che le Botteghe Storiche milanesi siano un bene da tutelare per l’identità della nostra città» riprende Barbareschi, dal bancone della Storica Agenzia per articoli religiosi Tricella dal 1888 «facciamo presente che, per superare una legge regionale che impone condizioni di favore per l’assegnazione degli immobili di proprietà pubblica, potrebbero copiare quanto fatto dai loro colleghi del Comune di Firenze, che hanno varato  un regolamento dove per la tutela del commercio storico sono stati posti vincoli urbanistici ben più rigorosi, anche su immobili privati».

«I negozi storici sono un patrimonio dell’umanità, e come tale vanno tutelati senza se e senza ma, che troppo spesso celano altri interessi» aggiunge Luigi Ragno, Presidente regionale delle Botteghe Storiche di Confesercenti, nonché titolare della Ditta Guenzati di Milano, costretta a spostarsi dalla storica sede a due passi dal Cordusio dopo 250 anni di onorata attività, nonostante le quasi 50.000 firme raccolte tra le petizioni promosse dal FAI e da Confesercenti.

«Non possiamo non rivendicare la legge regionale sulle attività storiche» continua Ragno, «provvedimento che la nostra Associazione è stata la prima a invocare, appellandosi all’Assessore regionale allo Sviluppo Economico – Alessandro Mattinzoli – proprio in ragione della mancanza di misure concrete per tutelare attività che periodicamente venivano lodate e persino premiate».

«Per festeggiare i risultati raggiunti e per promuovere i nostri futuri propositi» conclude il Presidente regionale delle Botteghe Storiche di Confesercenti «il prossimo 11 Novembre si svolgerà Storetelling: evento con cui la nostra Associazione intende dare il massimo risalto al valore delle “storie delle botteghe storiche”, imprese da raccontare guardando al passato, anziché in chiave nostalgica, come fattore di competitività, puntando sull’eccellenza di poche, selezionatissime attività che abbiamo ritenuto meritevoli di un premio davvero esclusivo».

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