L'obbligo del bancomat rimane in sospeso. RETE Imprese critica: “Troppi costi fissi”

L'obbligo del bancomat rimane in sospeso. RETE Imprese critica: “Troppi costi fissi”

A decorrere dal 1° gennaio 2014, in base alla legge 17 dicembre 2012, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito (bancomat). Ma in attesa dei decreti attuativi l'obbligo è sospeso.

La nuova norma prevede infatti che con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengano disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione e che con i medesimi decreti possa essere disposta l'estensione degli obblighi a ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.

Fonti di informazione non ufficiali hanno anticipato che la bozza di decreto prevederebbe l’obbligo di accettazione del pagamento mediante carta di debito solo per pagamenti sopra i 30 euro e, fino al 30 giugno 2014, unicamente da parte di imprese e professionisti con un fatturato, relativo all’anno precedente a quello in cui è effettuato il pagamento, superiore a 200 mila euro.

Ma in assenza del previsto decreto ministeriale, ancora da adottare, si ritiene che l’obbligo non sia attualmente vigente, mancando l’indicazione delle modalità e dei termini di applicazione della norma.

Da evidenziare, in proposito, la presa di posizione di RETE Imprese Italia. L’Associazione, in questo momento presieduta da Confesercenti, ha sostenuto nei confronti del Governo l’esigenza del rinvio dell’entrata in vigore della previsione normativa, considerato che ad oggi “non sono ancora stati adottati i decreti attuativi previsti dal comma 5 del richiamato art. 15, finalizzati alla definizione delle procedure e dei limiti per l’applicazione dell’obbligo di POS”. RETE Imprese, inoltre, ha espresso nei confronti del Governo “forti preoccupazioni per i gravi oneri che si abbatteranno sulle imprese”, considerato che “oltre all’obbligo di pagamento dei costi di attivazione del POS, le imprese dovranno sopportare gli ulteriori costi di gestione, che andranno ad aggravare ulteriormente i loro costi fissi. A ciò deve poi, ovviamente, aggiungersi il costo delle commissioni su ogni transazione”.

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