La Presidente De Luise interviene sul decreto Liquidità in un’intervista

La Presidente De Luise interviene sul decreto Liquidità in un’intervista

All'Adnkronos ha parlato anche di Unione Europea, burocrazia e di turismo che "necessita di un piano straoridinario".

Il decreto Liquidità, varato dal Consiglio dei ministri, è sicuramente una iniezione di liquidità per le pmi, ma non è un ‘bazooka’, come lo ha definito il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri“.

Ad affermarlo all’Adnkronos è la Presidente Patrizia De Luise.

Ci vorrebbe qualcosa di più per farlo diventare un bazooka – sostiene De Luise. Questa liquidità immediata di 400 miliardi per le imprese è importante, ma la situazione è in continua evoluzione”. Con il decreto liquidità, secondo De Luise, infatti, “si comincia a parlare del piano finanziario, ma per le piccole e medie imprese che rappresento le scadenze erano già in essere e i tempi non sono secondari, perché intanto che i giorni passano le banche rispondono che non hanno ancora le direttive per operare”.

Inoltre, c’è un altro problema che è il conto economico – sottolinea la Presidente Confesercenti – perché i negozi, gli artigiani, le partite Iva, in questo mese e mezzo di fermo (e vediamo quando si riaprirà), hanno perso redditività. Quindi se da una parte diamo liquidità con un pre-ammortamento di 24 mesi come avevamo chiesto, è chiaro che le aziende quando potranno ripartire oltre a risarcire il debito che andranno a fare dovranno fare i conti con una forte perdita di ricavi. E questi dovranno essere supportati da un altro provvedimento che preveda un fondo perduto”.

Bisogna rendere i decreti attuativi subito ed eliminare quindi lo scoglio della burocrazia, che è un altro virus che abbiamo”, ha sottolineato la Presidente commentando il varo del Dl Liquidità. “Per l’economia i tempi non sono una variabile indipendente. Noi abbiamo sempre detto, prima dell’emergenza coronavirus, che avevamo problemi forti perché un’impresa deve sapere dove si va, quindi deve avere un piano e poi c’è la burocrazia perché non si possono aspettare mesi o anni per  mettere in pratica un’idea”.

L’Europa ha una grande chance per dimostrare che è una Unione europea, ma deve superare la voglia di guardarsi l’ombelico; finché alcuni Paesi continuano a ragionare in un certo modo, non ci si riesce”, ha aggiunto la Presidente De Luise nell’intervista a proposito del dibattito in corso in Ue per affrontare l’emergenza coronavirus sotto i molteplici aspetti, a cominciare da quello economico e finanziario. “C’è un problema – osserva – di procedure e di tempi: sicuramente la serietà dei comportamenti è importante, ma lo è altrettanto avere una capacità di visione strategica dei problemi su come fare a tutelare la salute delle persone e contemporaneamente tutelare la salute  dell’economia. Ora bisogna salvare il Paese Europa, non solo l’Italia”.

Infine, tornando all’economia italiana, sul turismo De Luise ha sottolineato: “Il turismo versa in gravi condizioni a causa dell’emergenza coronavirus e dunque necessita di un piano ad hoc. Abbiamo capito tutti che il turismo non può ripartire subito. Ci sarà la paura delle persone, anche condivisibile, a rimettersi in viaggio. Quindi ci vuole un piano straordinario”, ha concluso la Presidente nell’intervista.

 

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