Decreto "Ristori", i provvedimenti principali

Decreto "Ristori", i provvedimenti principali

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto "Ristori" (disponibile per il donwload in allegato in fondo alla pagina), che contiene misure dedicate al sostegno dei settori produttivi colpiti dall'emergenza Covid-19.

A seguire, si riporta un breve sommario dei provvedimenti previsti:

  • Contributo a fondo perduto per gli operatori economici: è previsto un contributo a fondo perduto minimo pari a € 1.000 per le persone fisiche e € 2.000 per le Imprese, fino ad un massimo di € 150.000. 

    Tale misura prevede l’accredito diretto sul conto corrente per coloro che hanno già richiesto e ottenuto il contributo a fondo perduto introdotto dal Decreto Rilancio. Coloro che non avevano richiesto il citato contributo dovranno, invece, presentare apposita istanza sul sito dell’Agenzia delle entrate, non appena disponibile.

    Di seguito le categorie che potranno beneficiare del contributo, elencate in base all'entità dello stesso:

    • 100%: NCC e Taxi

    • 150%: Gelaterie, pasticcerie (comprese quelle ambulanti), settore dell'ospitalità, agriturismo e bar senza cucina

    • 200%: Ristoranti, catering, operatori dello sport e dello spettacolo, palestre, club sportivi, piscine, stadi, cinema, sale da concerto, attività di supporto alle attività artistiche, centri termali, sale giochi e organizzazioni congressuali

    • 400%: Discoteche, sale da ballo e nightclub

  • Coloro che non avevano richiesto il contributo potranno presentare istanza sulla base dell’articolo 25 D.L. 34/2020:

    • Imprese con fatturato 2019 fino a 400mila euro: 20% della perdita di fatturato di aprile 2020.

    • Imprese con fatturato 2019 fra 400mila e 1 milione di euro: 15% della perdita di fatturato di aprile.

    • Imprese con fatturato 2019 fra 1 e 5 milioni di euro: il 10% della perdita di fatturato.

  • Credito d’imposta per i canoni di locazione: è esteso il credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il credito ottenuto sarà cedibile al proprietario dell’immobile locato.

  • Indennità di € 1.000 per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo.

  • Indennità di € 800 per i lavoratori del settore sportivo.

  • Cancellazione della seconda rata Imu: le aziende colpite dalle nuove chiusure non dovranno pagare la seconda rata Imu 2020, che scadrà il prossimo 16 dicembre.

  • Esonero dal versamento dei contributi previdenziali: i datori di lavoro (ad esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza Covid-19 per un periodo massimo di 4 mesi, potranno usufruire di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Se il fatturato è calato di più del 20 per cento, l’esonero è totale; altrimenti, l’esonero vale per metà dei contributi.

  • Cassa integrazione: potranno usufruire di ulteriori 6 settimane di cassa integrazione ordinaria e in deroga le imprese che hanno terminato le settimane di cassa integrazione già messe a disposizione nonché quelle interessate dalle ultime chiusure.

  • Blocco licenziamenti: prolungato fino al 31 gennaio 2021.

  • Reddito di emergenza: potranno usufruirne i nuclei familiari già individuati dal decreto agosto come beneficiari.

Non risultano percettori di ristori, al momento, gli operatori fieristi del commercio su area pubblica, rispetto ai quali ANVA-Confesercenti sta però sollecitando il Governo per un rapido e sostanzioso intervento, in considerazione del blocco generalizzato del settore che si è purtroppo protratto in larga misura dopo il primo "lockdown".

 

Clicca qui per leggere l'articolo contenente le limitazioni vigenti per le attività economiche lombarde.


Per ulteriori informazioni contatta lo Sportello SOS Imprese CoronaVirus attivato da Confesercenti Milano per stare vicina alla tua impresa (clicca qui per ulteriori informazioni):

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